curiosità stroriche padovane  1°

FILODRAMMATICI DEL 1700

Padova verso il 1750 e fino al 1800 era stata invasa da una specie di mania di spettacoli teatrali. Lo storico padovano conte Gerolamo Polcastro, uomo erudito che lasciò al Comune la sua raccolta di 4115 volumi gettando così le fondamenta dell'attuale grandiosa Biblioteca Comunale, scrisse che in quel tempo erano rari i giorni in cui non fossero aperti uno o due teatri.

Si davano commedie od opere buffe al Teatro Nuovo (ora Verdi), commedie nel Teatro Obizzi (poi Concordi) ed altre commedie in un locale in Prato della Valle, chiamato Teatro della Vacca, perché costruito sul posto ove prima era una stalla, e diceva il Polcastro che questi spettacoli sarebbero stati troppi anche per una metropoli. E non soltanto vi erano i teatri consueti, ma si facevano di frequente spettacoli straordinari dalle Società Filodrammatiche.

Nel 1779 alcuni studenti chiesero ed ottennero dal Podestà la sala verde nel palazzo del Capitanio in Piazza dei Signori (ora sede dell'Università popolare), Vi eressero un teatrino con tre palchi, del Podestà, per le dame e per i professori, e vi recitarono il «Cesare» ed il «Maometto» di Voltaire. ed altra commedia intitolata «Li due amici», In quegli anni stessi il conte Alessandro Pepoli. scrittore di tragedie ed acerrimo avversario del grande Vittorio Alfieri prese in affitto apposta una casa in via Codalunga. casa che esiste ancora. dove c'è un piccolo caffè prima di arrivare al palazzo degli uffici della Casa di Ricovero e colà egli costruì un teatrino per dilettanti. ed egli stesso si faceva applaudire sostenendo le prime parti di tragedie e commedie recitando. cantando ed anche ballando.

Oltre a quelle degli studenti. sorsero società di dilettanti fra i nobili ed anche fra gli artigiani; ed una compagnia di operai costruì un suo teatrino in via S. Luca (ora via XX Settembre) e vi recitavano commedie e farse. Né soltanto con questi spettacoli si dilettavano i Padovani. ma vollero oltre le commedie e le opere in musica anche accademie vocali e strumentali. e nel 1790 alcuni nobili e vari studenti si costituirono in società filarmonica. e invitarono spesse volte la cittadinanza ad ammirare musiche di voci e di strumenti. Venne il 1797 con l'invasione dei Francesi di Napoleone e la caduta della Repubblica Veneta. e tutta quella pace e serenità di divertimenti finì.

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Ignazio Sommer (Merzio)